"Come ogni anno, sin dal 1946, si è rinnovata la tradizionale merenda de Fra Ignaziu a Setzu. Tutta la popolazione, dai bambini agli adulti, per manifestare la propria devozione al santo, si è riunita nella piazza centrale del paese, per iniziare la questua, riproponendo ciò che il frate ciccanti faceva quotidianamente". È il commento soddisfatto di Eleonora Scema, presidente del comitato della festa di Sant'Ignazio di Setzu, nel descrivere il rito della merenda del santo con la bisaccia, che si è rinnovato nel più piccolo paese del Medio Campidano, appena 150 abitanti.

La questua era nata per raccogliere viveri da destinare alle famiglie povere di Setzu. Poi il rito si è mantenuto, anche come occasione di aggregazione.

Infatti "tutto ciò che è stato raccolto durante la questua è stato poi benedetto e offerto ai compaesani e a tutti i fedeli presenti in piazza", ha concluso Scema.

Una festa di paese che conserva le tradizioni e non dimentica la socializzazione.
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