Nessuno sconto per le circa 300 famiglie che hanno perso la casa nel crollo del ponte Morandi a Genova. Dovranno continuare a pagare il mutuo. Diversi edifici si trovano sotto ai monconi del ponte, o a diretto contatto con gli stessi, e sono stati evacuati.

Molte abitazioni sono destinate ad essere abbattute, ma i proprietari continueranno a pagare il mutuo, questo prevede la legge: perché il mutuo è la restituzione di una cifra che una banca ha già consegnato a un'altra banca, quindi il debito va saldato. A meno che non si abbia una qualche forma di copertura assicurativa.

Alcune banche - Carige e Unicredit su tutte - hanno concesso la sospensione dei pagamenti per un anno, ma al termine del periodo di sospensione bisogna tornare a pagare.

Una beffa per le 300 famiglie che hanno vissuto per decenni a stretto contatto con il ponte Morandi.

Chi può porre rimedio a questa situazione è il governo, approvando una misura straordinaria che preveda l'annullamento dei mutui per le case degli sfollati.

E qui arriva il richiamo, via Twitter, del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che critica il discorso di ieri del ministro Toninelli: "Ci aspettavamo un avanzamento nella ricerca della verità, ci aspettavamo proposte concrete: una legge speciale per Genova, un decreto per non far pagare i mutui delle case danneggiate, una zona economica speciale per il porto. Niente di tutto questo, dal governo solo propaganda".

Quello degli sfollati è il "primo nodo da risolvere" anche per Luigi Di Maio: "Siamo dalla loro parte e non lasceremo che siano costretti ad accettare le elemosine di Autostrade, né a subire i ricatti da parte delle banche. Sarà lo Stato a occuparsi di loro, come abbiamo iniziato a fare".

(Unioneonline/L)

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