"La fibra ottica in Sardegna si regge ora solo attraverso un unico cavo. Gli altri due ora sono down e il rischio concreto è di un completo blackout di internet con un tremendo danno economico per l'Isola".

A lanciare l'allarme è Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori, che ha anche annunciato una interrogazione urgente alla Giunta Regionale.

"L'intero sistema ICT - spiega Cossa - era retto da tre cavi, uno della Telecom che è quello funzionante e due sono del Consorzio Janna, nato nel 2003 da un'idea dell'assessorato all'Industria della Regione che oggi detiene il 49% delle quote".

Ma la "catastrofe", dice Cossa, è "annunciata", visto che "negli ultimi 12 anni si sono verificate ben 13 rotture del cavo e l'ultimo episodio di qualche giorno fa, nel tratto con Mazara Del Vallo, conferma quanto poca attenzione la giunta del presidente Pigliaru ha messo nella salvaguardia del sistema TLC".

Di qui la richiesta di spiegazioni a viale Trento, perché, conclude la nota diffusa dai Riformatori, "è inammissibile che la Sardegna corra il rischio di ritornare agli anni '80 nel malaugurato caso di un down del cavo Telecom, con il concreto pericolo di far perdere milioni di euro al tessuto economico isolano".

IL CONSORZIO - Dal canto proprio, il consorzio Janna precisa che "non c'è al momento nessun rischio di black out digitale per l'Isola e che ieri, 27 agosto, è stato ripristinato il cavo di collegamento Olbia- Civitavecchia".

Inoltre, si legge in una nota della Regione, "il Consorzio chiarisce che non c'è stato alcun danno al cavo sottomarino Cagliari-Mazara del Valle" e "conferma che lo scorso 17 agosto è stato tranciato uno dei due cavi che collegano la Sardegna al resto d'Italia".

In particolare, viene spiegato, "è stato colpita la tratta Olbia-Civitavecchia a 48 Km da Olbia.

Per la riparazione è intervenuta la nave cantiere Meucci che ieri ha concluso le operazioni. Da ieri sera la rete è nuovamente operativa. Non risultano invece danni ad impianti del Consorzio Janna per il collegamento Cagliari- Mazara del Vallo".

Ad ogni modo, "il Consorzio Janna esprime preoccupazione per il ripetersi di questi incidenti, sia in prossimità delle coste che in mare aperto".

(Unioneonline/l.f.)
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