La Assl ha messo i dati nero su bianco, in alcuni casi, l'alta temperatura dell'acqua del mare, ha ucciso il cento per cento delle cozze nei filari del golfo di Olbia.

Oggi è arrivato il provvedimento atteso dai mitilicoltori, l'atto che rende possibili le richieste di risarcimento alla Regione. Il Comune di Olbia ha dichiarato lo stato di calamità naturale. In una nota del sindaco Settimo Nizzi, si legge: "Non c’è tempo da perdere. Oggi stesso, con tre giorni di anticipo rispetto alle previsioni, abbiamo dichiarato con una delibera di giunta e con le previste dichiarazioni di legge da parte della Assl e della Capitaneria di Porto di Olbia, lo stato di calamità naturale in seguito alla moria di mitili del nostro Golfo".

Il problema è l’eccezionale innalzamento della temperatura del mare.

"La mitilicoltura è uno dei comparti più importanti dell’economia del nostro territorio e può costituire un volano per tutta l’isola. – prosegue Nizzi – in questo modo andiamo incontro alle esigenze delle aziende e dei lavoratori del comparto, cosa che ci sta particolarmente a cuore, e proteggiamo un settore di grande importanza che contribuisce a diffondere l’immagine di Olbia in tutto il mondo".

Lo stato di calamità è stato dichiarato in seguito alla riunione che si è tenuta ieri nella quale il Sindaco ha incontrato i mitilicoltori ed ascoltato le loro esigenze e dopo aver ricevuto gli atti di competenza della Assl n. 2 e della Direzione Marittima di Olbia necessari per l’adozione del provvedimento.

Andrea Busia

***

IL SERVIZIO DEL TG DI VIDEOLINA:

© Riproduzione riservata