A Nuoro c'è un centro diurno per persone con autismo pronto, ma chiuso da anni.

La denuncia arriva da Betty Demartis, presidente dell'associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa Onlus), in una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru.

"Un centro in grado di ospitare oltre venti utenti, credo che sia uno dei pochi diurni per adulti dedicato all'autismo se non l'unico in tutta l'Isola, è ancora chiuso (nonostante tutte le carte in regola per esercitare) - spiega Demartis - . Polvere e abbandono in stanze dipinte e strutturate architettonicamente per adattarsi ai disturbi sensoriali delle persone con autismo - aggiunge - . Una grande desolazione. Si voleva creare al suo interno un progetto collegato alla scuola di agraria, per creare attività utili ai nostri figli cercando insieme agli insegnanti e agli studenti di fare integrazione vera. Questa struttura, voluta fortemente dalle famiglie che hanno in casa una persona con autismo anche grave, non funziona e sta diventando vecchia senza mai aver visto un autistico al suo interno. Grandi progetti e tanti soldi spesi inutilmente".

E la domanda, lecita: "Ci chiediamo perché una Regione spenda circa 3 milioni di euro per mettere in piedi una struttura tanto necessaria e la faccia poi andare in malora, mentre ragazzi e adulti gravi continuano a restare in casa accuditi da mamme o badanti che cercano in tutti i modi e con le poche forze rimaste di riempire le tante ore vuote e senza scopo", spiega il presidente di Angsa.

Infine la richiesta rivolta al presidente della Regione: "Chiedo a Pigliaru la giusta attenzione e il rispetto di famiglie già così fortemente provate dalla vita, e vi chiedo la veloce attivazione per risolvere questa inerzia amministrativa che ancora non permette a questo centro diurno di funzionare nonostante sia pronto", chiosa Demartis.

(Unioneonline/s.a.)
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