Il governo frena sull'eventuale revoca del pedaggio ad Autostrade dopo il crollo del Ponte Morandi.

Quella che ieri - e fino a oggi pomeriggio - pareva una certezza, ora diventa una eventualità.

Restano i toni duri dei vari esponenti dell'esecutivo, ma quelle parole a caldo - magari dette senza conoscere bene i reali termini del contratto e le penali da pagare - così tranchant e che non parevano lasciare spazio a margini di trattativa, ora si ammorbidiscono.

A sancire l'inizio del cambio di rotta è il leader del Carroccio Matteo Salvini: "Fossi un amministratore di Autostrade per l'Italia avrei sospeso il pagamento del pedaggio in alcuni caselli, mi aspetto che succeda oggi. In questo momento le ambulanze pagano il pedaggio sulle autostrade. Ma di cosa stiamo parlando? Dove hanno il cuore e il cervello queste persone? Io avrei anche aperto il ricco portafoglio dell'azienda devolvendo qualche centinaia di milioni di euro ai danneggiati di questa vicenda. Poi parleremo del resto. Oggi sentirò i vertici di Autostrade, ma per correttezza e dignità mi aspetto un gesto concreto sin da subito".

Parole dure quelle di Salvini, che ha affermato di voler rivedere "tutto il sistema delle concessioni in Italia". Ma ha anche chiesto segnali di apertura e generosità, "poi parleremo del resto". Come dire: nulla è deciso, voi iniziate a darci un segnale.

E il segnale, minimo, è arrivato: l'azienda ha sospeso il pagamento del pedaggio per tutte le ambulanze.

Toninelli, Salvini, Conte e Di Maio a Genova
Toninelli, Salvini, Conte e Di Maio a Genova
Toninelli, Salvini, Conte e Di Maio a Genova

Anche M5S ha corretto la linea dura con un post sul blog delle Stelle. Se ieri i pentastellati dicevano senza mezzi termini: "Revocheremo le concessioni", oggi sul blog appare un post che corregge il tiro. "Bene ha fatto il ministro delle Infrastrutture a evocare, qualora ce ne siano le condizioni, anche il ricorso alla revoca della concessione". Con quel "qualora ce ne siano le condizioni" che è ben diverso da un revoca già decisa, come affermavano ieri Toninelli e Di Maio (quest'ultimo affermava addirittura che "i responsabili della tragedia hanno un nome e un cognome: Autostrade per l'Italia).

E pochi minuti fa anche Danilo Toninelli ha corretto il tiro. Annunciando la costituzione di una commissione di esperti del ministero delle Infrastrutture chiamata ad accertare le cause del dramma, il ministro lascia intendere in maniera esplicita che non c'è nessuna revoca della concessione già decisa dal governo: "Domani mattina gli esperti saranno sul luogo del crollo per i primi accertamenti. L'esito del loro lavoro, che dovrà arrivare entro un mese, entrerà nella procedura di una eventuale revoca della concessione ad Autostrade". Una revoca "eventuale", appunto.

Solo Luigi Di Maio resta fermo sul punto: "Il governo non frena. Accelera. Io, Salvini e Toninelli siamo d'accordo", ha affermato il capo politico M5S intervistato su La7. "La nostra intenzione è revocare le concessioni ad Autostrade. È la posizione del Governo. E chi non vuole revocare le concessioni deve passare sul mio cadavere".

(Unioneonline/L)

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