Giornata di proteste in Romania.

Migliaia di persone, romeni emigrati all'estero, sono tornati a Bucarest e scesi in piazza per protestare contro la corruzione, gli stipendi troppo bassi e i tentativi del governo di indebolire la magistratura.

I manifestanti sono arrivati da Francia, Germania, Italia, scandendo slogan contro "il partito dei ladri" e chiedendo le dimissioni del governo.

Si sono registrati scontri con la polizia: alcuni manifestanti hanno cercato di superare lo sbarramento costituito dagli agenti anti-sommossa intorno agli edifici governativi, con lanci di bottiglie e di altri oggetti.

La polizia, in risposta, ha usato i lacrimogeni.

Sia dimostranti che agenti sono dovuti ricorrere a cure mediche sul luogo.

La città a ferro e fuoco
La città a ferro e fuoco
La città a ferro e fuoco

Secondo le stime della Banca Mondiale, sono tra i tre e i cinque milioni i romeni che vivono e lavorano all'estero, costretti a lasciare il Paese a causa di un sistema di governo "basato sulla corruzione, gli stipendi troppo bassi e la mancanza di opportunità", hanno affermato oggi i dimostranti.

(Unioneonline/D)
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