L'arrivo del feretro sul sagrato della parrocchia di San Giovanni Battista è stato salutato dal rombo dei motori di una lunga colonna di moto.

Sono state poi le note dell' "Alleluja" di Leonard Cohen, cantata dagli amici, ad accompagnare la bara di legno chiaro all'ingresso della chiesa.

Erano oltre mille le persone che questo pomeriggio si sono strette attorno alla madre Maria Lucia, e alla fidanzata Lesley e ai parenti, per tributare l'ultimo saluto a Christian Urru, il trentaduenne morto lunedì sera dopo un tragico incidente in moto sulla Strada statale 195.

Il parroco, don Marcello Loi, per trovare una spiegazione al triste destino delle sfortunato motociclista, fa appello alle parole della canzone "L'isola che non c'è", di Edoardo Bennato.

"Mi piace pensare che Christian, quell'isola l'abbia finalmente raggiunta - dice - , e ora si trovi in compagnia del suo adorato papà Massimo, e insieme sorridono".

All'uscita della chiesa, di nuovo il rombo delle moto degli amici, con i quali Christian aveva condiviso quella grande passione.

In tanti cantano la sua canzone preferita, mentre un mucchio di palloncini bianchi e argentati sale rapido verso il cielo.

Questa mattina, intanto, l'Anas ha ritracciato la striscia continua di mezzeria - che era stata cancellata nei giorni scorsi - sul punto in cui la moto a bordo del quale viaggiava Christian Urru si è scontrata con un'auto che cercava di raggiungere il distributore di benzina. Appare evidente che questa assurda tragedia, poteva essere evitata.

LA TRAGEDIA:

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