Jay e Lauren avevano un sogno: girare il mondo in bicicletta e raccontarlo agli altri nel loro blog symplycycling.org. e su Instagram. Pedalavano incessantemente da 369 giorni, dopo essersi presi una pausa dal lavoro e aver attraversato ben tre continenti e 24 nazioni, convinti che fosse uno spreco "passare le ore più belle della mia giornata davanti a un rettangolo luminoso".

Liberi e fiduciosi che "la gente" fosse "meravigliosa", condividevano costantemente il loro viaggio con il resto del mondo con foto e descrizioni dei luoghi visitati e delle persone incontrate. Fino a una settimana fa, quando un attentato dell’Isis in Tagikistan ha fermato bruscamente la loro avventura.

"I media ti raccontano che il mondo è un posto grande e spaventoso, pieno di gente cattiva di cui non fidarsi. Io non me la bevo", aveva scritto Jay Austin, 29 anni, originario di Washington prima di partire per questo viaggio sulle due ruote insieme alla fidanzata Lauren Geoghegan.

Il loro ultimo post risale al 25 luglio e descrive la conquista dei 4600 metri del passo Ak-Baital in Tagikistan, dove qualche giorno dopo terroristi dell'Isis li avrebbero brutalmente investiti e colpiti con armi da fuoco.

(Unioneonline/b.m.)
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