Ha varcato il Tirreno la protesta antimilitarista nei confronti della fabbrica bellica Rwm Italia.

Dieci esponenti di Sardegna Pulita, associazione fin da subito in prima linea nelle rivendicazioni contro lo stabilimento bellico, si sono radunati questa mattina davanti al Parlamento per mostrare a tutti le foto che ritraggono le terribili conseguenze tra i civili delle bombe prodotte anche dalla Rwm e sganciate in Yemen dalla coalizione guidata dall'Arabia Saudita.

Fermando diversi parlamentari (tra cui Vittorio Sgarbi) la delegazione sarda, che ha in programma di continuare la propria iniziativa fino a tarda sera, ha illustrato loro l'esposto già depositato in tribunale contro esportazioni belliche definite "fuorilegge" per la violazione della Legge 185 del '90.

Con Vittorio Sgarbi
Con Vittorio Sgarbi
Con Vittorio Sgarbi

"In Parlamento si sta votando il 'Decreto Dignità' - osserva Angelo Cremone, portavoce di Sardegna Pulita - ma in Sardegna non è dignitoso lavorare per costruire bombe da vendere all'Arabia Saudita così come non è dignitoso che queste vengano sganciate su bambini e civili".

È lo stupore il sentimento prevalente tra i tanti parlamentari avvicinati dagli antimilitaristi.

"Uno stupore immotivato visto che la questione è da anni di dominio pubblico" evidenzia Ennio Cabiddu che annuncia anche gli obiettivi dell'immediato futuro: "Stiamo lavorando affinchè il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico calendarizzi la relazione del Presidente del Consiglio sul traffico di armamenti partiti dall'Italia nel 2017. È uno dei compiti ai quali ogni anno deve far fronte il capo del Governo".

"Una volta che il Parlamento sarà aggiornato sull'enorme traffico bellico che coinvolge le aziende italiane produttrici di armamenti, i sentimenti di stupore non saranno più sufficienti" sentenzia Cabiddu.

A IGLESIAS:

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