Gli Stati Uniti sono pronti a mettere fine alle sanzioni all'Iran se Teheran cambierà atteggiamento.

Lo afferma un portavoce del Consiglio alla Sicurezza Nazionale, sottolineando la possibilità di ripristinare "le relazioni diplomatiche e commerciali e consentire all'Iran di avere tecnologia avanzata".

Ieri era stato lo stesso presidente americano Donald Trump, durante la conferenza stampa congiunta che ha seguito l'incontro con il premier italiano Giuseppe Conte, a dichiararsi pronto a incontrare i leader iraniani, e in particolare il presidente Hassan Rohani, "quando vogliono" e "senza precondizioni".

"Credo in qualsiasi incontro", nel "parlare con gli altri, in particolare quando si parla di guerra potenziale, carestia. Mi sono incontrato con Kim e non sono stati lanciati missili", aveva aggiunto il presidente degli Usa.

Questa mattina le prime reazioni da Teheran.

A intervenire su Twitter è Hamid Abutalebi, consigliere di Rohani, che risponde al presidente americano ponendo invece le condizioni dell'Iran: affinché si possa avviare un dialogo, si legge, gli Stati Uniti devono fare marcia indietro rispetto al ritiro dall'accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa), annunciato a maggio da Trump, e sospendere le nuove sanzioni contro la Repubblica Islamica.

Per l'Iran il "ritorno nel Jcpoa è una condizione imprescindibile per il dialogo" e "chi crede nel dialogo come metodo per risolvere le dispute nelle società civili deve: rispettare la grande Nazione iraniana, ridurre il livello di ostilità e tornare nell'accordo sul nucleare".

(Unioneonline/F)

TRUMP CONTRO L'ACCORDO CON L'IRAN FIRMATO DA OBAMA:

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