Per Marcello Foa - ex giornalista de "Il Giornale" e amministratore delegato della società editrice de "Il Corriere del Ticino", con simpatie leghiste - si complicano le possibilità di elezione a presidente della Rai.

Dopo l'annuncio nei giorni scorsi dell'accordo all'interno del governo sui nomi da presentare per le massime cariche della televisione pubblica - Foa alla presidenza appunto e Fabrizio Salini come amministratore delegato - oggi alla 17 è in programma la prima riunione del nuovo Cda di via Mazzini per formalizzare le nomine.

Nomine che dovranno poi ricevere l'ok della Commissione di Vigilanza, presieduta dal senatore di Forza Italia Alberto Barachini.

Per ratificare la nomina del presidente occorrono 27 voti su 40.

Al momento la maggioranza gialloverde può contare su 21 voti (14 del Movimento Cinque Stelle e 7 della Lega), oltre ai due di Fratelli d'Italia, che ha annunciato il suo sì a Foa.

Nei giorni scorsi ad annunciare il voto contrario alla candidatura controversa del giornalista - che in passato ha attaccato su Twittter il capo dello Stato Sergio Mattarella - erano stati gli esponenti del Pd, che lo avevano definito "impresentabile", mentre Forza Italia sembra confermare il no al giornalista.

Intanto nelle ultime ore è spuntata l'ipotesi Giampaolo Rossi, eletto dalla Camera nel Cda della Rai in quota a Fratelli d'Italia.

Sul suo nome potrebbero convergere anche Lega e Forza Italia.

(Unioneonline/F)

L'ANNUNCIO DEL GOVERNO SULLE NOMINE RAI:

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