"Il tutto esaurito, ormai, è un lontano ricordo".

Questo il mesto commento del Sindacato italiano balneari (Sib), di fronte ai primi dati sulle presenze turistiche dei primi due mesi della stagione estiva 2018.

In tutta Italia, infatti, i numeri sono in calo, in certi casi anche drastico.

E la Sardegna, purtroppo, non fa eccezione.

Nell'Isola, a giugno, il Sib, che riunisce circa 10mila aziende del settore balneare, ha registrato un -25% rispetto all'anno precedente.

Meglio i numeri di luglio, ma anche in questo caso si segnala una flessione: -5%.

A livello nazionale i dati peggiori sono quelli della Sicilia (-40% a giugno) e della Calabria (-35% a giugno e -30% a luglio).

Guardando ai segni più, si salvano solo Campania e Veneto, con rispettivamente un +10% e un +5% (dati di giugno).

Quanto ai motivi del calo, il Sib punta il dito innanzitutto contro il maltempo.

Nei primi due mesi dell'estate, spiega una nota del sodalizio, "nulla hanno potuto contro pioggia e correnti fredde sconti e promozioni proposti dagli imprenditori balneari. Le speranze di chi opera nel settore - la chiosa - sono dunque riposte su agosto, da sempre il mese preferito per le vacanze".

(Unioneonline/l.f.)
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