Il faro della Consob si accende sul caso Marchionne dopo che Fca ha dichiarato di non essere stata messa al corrente delle condizioni di salute dell'ex amministratore delegato, morto lo scorso mercoledì in clinica a Zurigo, per motivi di "privacy sanitaria".

"Venerdì 20 luglio - si legge in un comunicato - la società è stata informata dalla famiglia del dottor Marchionne, senza alcun dettaglio, del serio deterioramento delle sue condizioni e che di conseguenza egli non sarebbe stato in grado di tornare al lavoro. Ha, quindi, prontamente assunto ed annunciato le necessarie iniziative il giorno seguente".

La Commissione nazionale per le Società e la Borsa, ossia l'Autorità che vigila sui mercati finanziari, ha stabilito comunque di effettuare "verifiche di routine". Questo, spiegano fonti vicine alla Commissione, avviene "ogni volta che si verifica un evento price sensitive".

Stando a quanto trapela, da una verifica "sull'operatività del titolo", a una prima analisi, "sembra che il contesto informativo sia stato coerente" e non ci sarebbero elementi che farebbero pensare alla necessità di approfondimenti.

(Unioneonline/D)

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