Roberto Saviano è indagato dalla Procura di Roma per diffamazione in relazione alla denuncia presentata da Matteo Salvini lo scorso 19 luglio.

L'iscrizione dello scrittore nel registro degli indagati, a quanto si apprende, è un "atto dovuto": nella denuncia il leader del Carroccio ha fatto riferimento a dichiarazioni di Saviano che sarebbero "lesive della sua reputazione e del ministero dell'Interno stesso".

Saviano aveva definito Salvini "ministro della malavita" e aveva scritto su Facebook: "Godi a vedere i bimbi morire in mare?".

L'esposto del ministro dell'Interno è stato presentato su carta intestata del Viminale.

Salvini, intercettato al Senato, ha fatto sapere che non ritirerà la denuncia: "Saviano indagato? Mi sembra il minimo, un conto è la critica, un conto dare del mafioso a qualcuno. Se qualcuno mi dà dell'assassino ne paga le conseguenze, spero che ci sia un giudice che riconosca che qualcuno ha sbagliato".

Lo scrittore ha pubblicato un messaggio su Facebook per dare la sua versione: "Affronterò la querela del Ministro della Mala Vita a testa alta - ha scritto - Dobbiamo mettere i nostri corpi a difesa della Costituzione e della libertà di pensiero. Non indietreggio di un passo nella critica al suo operato. Io non ho paura, non ne ho mai avuta".

(Unioneonline/L)

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