Continuano le indagini e gli interrogatori sul terribile femminicidio avvenuto a Olbia.

Questa mattina il Procuratore di Tempio, Gregorio Capasso, e il Tenente Colonnello, Alberto Cicognini, comandante del reparto territoriale di Olbia, hanno incontrato i giornalisti per fare il punto sulla morte di Zeneb Badid, 34 anni, picchiata a morte da due uomini.

Gli aguzzini, Jalal Hassissou, 40 anni, residente ad Arzachena, e Soufyane El Khedar, 36 anni, residente a Thiesi, entrambi nati a Casablanca, sono stati fermati lunedì sera dai carabinieri. Dovranno rispondere, in concorso, di omicidio.

IL FEMMINICIDIO - Tutto accade nella giornata di domenica a Baja Sardinia.

I tre si trovano in una casa di campagna, abitata dalla donna, fanno uso di droga. Poi scoppia un litigio.

"Futili motivi", dicono gli inquirenti, che parlano anche di "ambiente degradato".

La donna viene picchiata, con violenza.

Poi i due uomini la caricano in auto e la portano all'ospedale di Olbia, ma qui - visibilmente alterati dalla droga - hanno una diatriba con la guardia giurata dell'ospedale e decidono di recarsi alla Guardia medica di Arzachena.

Dall'ambulatorio parte la chiamata al 118, la donna arriva all'ospedale a bordo di un'ambulanza ma oramai non c'è più nulla da fare.

Zeneb è morta a causa di un trauma cranico dovuto alle botte ricevute, calci e pugni.

Ora è atteso il risultato dell'autopsia e le conclusioni degli accertamenti dei Ris.

Caterina De Roberto

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