È stato trovato senza vita in un fosso, tra i cespugli, all'altezza del chilometro 4 della via Braccianense, Matteo Barbieri. Accanto a lui la sua Honda CB 500.

Il giovane, 18 anni, era scomparso nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 luglio.

Finito il suo turno al ristorante romano "I Capperi", alle ore 00.36 aveva inviato un sms alla fidanzata: "Amore sto tornando a casa".

Ma a casa non ci è rientrato mai, e i carabinieri che indagavano sulla sua scomparsa nella tarda serata di ieri hanno identificato il corpo del ragazzo.

Matteo Barbieri viveva ad Anguillara Sabazia (Roma) e lavorava come cameriere in un ristorante della Capitale, in zona Balduina.

L'ipotesi più plausibile sulla sua tragica morte è quella dell'incidente, ma sono tanti i dubbi. Troppi.

Nulla sarà lasciato al caso dagli inquirenti. Matteo quella strada la conosceva molto bene, la percorreva tutte le sere per tornare a casa. Per questo gli amici non credono a un suo errore: se di incidente si tratta deve essere stato provocato da qualcun altro, sostengono.

Altro dubbio: perché il giorno dopo la scomparsa il telefono di Matteo era acceso? Perché - avrebbe scoperto il papà del giovane con l'app di Google - a un certo punto camminava, prima che il segnale sparisse all'improvviso? Forse ce lo aveva qualcuno in mano?

Tanti i dubbi, una la domanda fondamentale. Matteo è andato fuori strada da solo o a causa di una collisione con qualcun altro che poi è fuggito?

Le prime risposte arriveranno dagli esiti dei rilievi dei carabinieri sulla moto del giovane.

Intanto gli amici non riescono a darsi pace.

Un'altra foto del giovane romano
Un'altra foto del giovane romano
Un'altra foto del giovane romano

(Unioneonline/L)

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