Oltre 24mila raccolti in tre giorni da poco più di mille persone.

È stata un successone la solidarietà social per dare degna sepoltura a Daine Grey, studente transgender di 22 anni dell'università di San Francisco, morto suicida lo scorso 2 luglio.

Nessuno, neanche la famiglia, ne ha reclamato il corpo, quindi si sono mossi i rappresentanti della comunità Lgbt di San Francisco, che hanno avviato una raccolta fondi online.

Daine aveva fatto outing da poco, pare si sia tolto la vita perché era in crisi a causa della chiusura estiva del centro aiuto del campus a cui si rivolgeva.

Grazie a quel centro d'ascolto, racconta chi lo conosceva, "Daine è passato dall'essere timido ed emarginato, incapace di costruire relazioni e amicizie, all'aprirsi e parlare".

E la chiusura estiva lo ha lasciato senza un punto di riferimento, un posto in cui andare, tanto da spingerlo al suicidio. Un epilogo, che spiega la comunità Lgbt della città, che si poteva evitare con maggiori attenzioni e più risorse.

Proprio dopo il suicidio del giovane sono stati resi disponibili nuovi servizi a supporto degli studenti.

Visto il successo della raccolta fondi, le donazioni che eccedono la somma necessaria ad organizzare il funerale saranno destinate al Queer Resource Center per sensibilizzare studenti e insegnanti sulla realtà queer e trans.

(Unioneonline/L)
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