Un'altra nave carica di migranti (sarebbero 40 le persone a bordo) vaga da giorni nel Mediterraneo.

La denuncia arriva da InfoMigrants, il portale internazionale che segue le rotte dei profughi.

L'imbarcazione della società del gas Miskar, che ha preso a bordo i migranti, è bloccata da giorni al largo della costa tunisina perché né la Tunisia, né l'Italia, né Malta accettano di aprire i loro porti ai profughi.

"Siamo bloccati in mare aperto al largo della Tunisia, siamo esausti", ha raccontato un membro dell'equipaggio.

Il Forum tunisino per i diritti economici e sociali (FTDES), un'associazione tunisina che aiuta i migranti, conferma le informazioni e spiega che la Tunisia si rifiuta di accogliere i migranti perché "non vuole diventare un riferimento di porto sicuro per gli stati europei".

I migranti a bordo provengono dall'Egitto, dal Mali, dalla Nigeria e dal Bangladesh.

Partiti dalla Libia la scorsa settimana, sono rimasti 5 giorni in mare senza cibo né acqua, prima di essere avvistati dai dipendenti di una piattaforma petrolifera tunisina, gestita dalla Miskar.

Una delle navi di rifornimento della compagnia, la Sarost 5, è stata inviata in soccorso.

Al momento la nave resta ormeggiata al largo del paese africano.

(Unioneonline/s.a.)

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