Un'intera settimana senza internet e, in qualche caso, anche senza linea telefonica fissa.

È la situazione in cui si sono venute a trovare decine di famiglia di Samatzai, che per far fronte al problema e sollecitare chi di dovere hanno deciso di far fronte comune, fondando un gruppo Facebook di protesta e riunendosi anche in piazza per decidere sulle azioni da intraprendere per vedersi ripristinata la linea.

A spiegare l'accaduto è una portavoce dei residenti, Laura Grillo.

"Il problema sulla linea adsl del paese, con internet lento che non permette la navigazione, è iniziato la mattina del 10 luglio e solo oggi sembra che le cose stiano andando a posto. Ma non dovunque".

"Il fatto più increscioso - aggiunge Grillo - è che gli operatori hanno continuato ad affermare che dai loro test tutto era nella norma e che il problema era delle singole utenze. Per questo, ci hanno invitato a controllare i modem e di collegare i pc via cavo. Cosa che noi abbiamo fatto, anche più volte. Ma niente".

Non solo: "Ad ognuno degli utenti - aggiunge la portavoce dei residenti - è stata data una spiegazione diversa e in alcuni casi la segnalazione del guasto è stata chiusa come risolta. In alcuni casi, poi, gli operatori hanno affermato che se il tecnico fosse venuto per fare la verifica diretta, l’importo sarebbe stato a carico dell’utente. Una velata 'minaccia', che ha messo di fatto in grande difficoltà molte persone".

Ma non solo i privati avrebbero risentito dei problemi: "Le utenze coinvolte - sottolinea ancora Grillo - sono numerose, compresi i carabinieri, l’ospizio e il bar".

Ora, forse, le cose stanno tornando a posto. Molte linee stanno riprendendo a funzionare.

"Speriamo. Resta, però, l'amarezza. Nessuno, infatti, ci ha fornito una spiegazione concreta su una situazione paradossale, con gli operatori, di qualsiasi gestore, a fornirci per giorni le più disparate spiegazioni a seconda della fantasia del momento e spesso anche in modo alquanto sgarbata".

(Unioneonline/l.f.)

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