"Mandela ci ha dato speranza" eppure è "un dato di fatto" che la discriminazione razziale esiste ancora negli Stati Uniti e in Sudafrica.

Lo ha detto l'ex presidente degli Usa, Barack Obama, oggi nello stadio di Johannesburg, in Sudafrica, in occasione dei 100 anni dalla nascita del Nobel per la Pace e presidente sudafricano Nelson Mandela.

"È un fatto evidente - ha sottolineato l'ex inquilino della Casa Bianca davanti ai circa 15mila spettatori presenti - che la discriminazione razziale esiste ancora. Ed è anche un dato di fatto che gli svantaggi accumulati negli anni della depressione hanno creato disparità sbalorditive nel reddito e nella ricchezza, nell'istruzione e nella salute, nella sicurezza personale, nell'accesso al credito".

"La maggior parte dell'Africa, inclusa la patria di mio padre, era sotto il dominio coloniale. Le principali potenze europee che avevano messo fine a un'orribile guerra mondiale pochi mesi dopo la nascita di Madiba consideravano questo continente e il suo popolo come bottino in una competizione per territorio".

Oggi, ha poi detto lanciando una stoccata al suo successore, Donald Trump, "la politica dell'uomo forte è in ascesa e mentre le elezioni e una certa parvenza di democrazia sono mantenute in vita, quelli che sono al potere minano ogni istituzione o norma che dà un significato alla democrazia".

"Non voglio suonare allarmista, sto solamente constatando i fatti, guardatevi intorno. È venuto il momento di smettere di concentrare la nostra attenzione sulle capitali politiche, e concentrarsi sul territorio, da dove nasce la democrazia: la democrazia può essere confusionaria, ma l'efficenza offerta da un autocrate è una falsa promessa".

(Unioneonline/D)

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