Immaginate di avere un parente lontano, con cui vi sentite sempre. Tutti i giorni, ogni giorno, da anni.

Immaginate di parlargli una mattina al telefono, come di consueto, del più e del meno, dandovi appuntamento alla prossima volta.

E poi immaginate di non sentirlo più, improvvisamente, inspiegabilmente.

È l'angosciosa situazione che si sta trovando a vivere Francesca Del Prete, 35enne di Dolianova, che dallo scorso aprile non ha più notizie di suo cugino, Andrea Casula, di 6 anni maggiore.

Svanito nel nulla a Londra, dove anni fa si era trasferito e dove lavorava come tuttofare in un ristorante.

"Siamo cresciuti assieme, come fratello e sorella, qui a Dolianova. Poi, da adulti, io sono rimasta e lui è partito per l'Inghilterra. Ma siamo rimasti in contatto quotidianamente", spiega Francesca, commossa, a L'Unione Sarda.it.

Una scomparsa che appare un giallo a tutti gli effetti.

Di Casula non si sa nulla dal 16 aprile. Il giorno prima aveva traslocato in una nuova casa, portando con sé tutte le sue cose. Ma nel nuovo appartamento ha dormito una sola notte.

A dare l'allarme è stato un amico, che l'ha aiutato con il trasloco e che il padrone di casa ha contattato quando Andrea non si è presentato per pagare l'affitto settimanale.

"Visto che mio cugino non si trovava, gli ha chiesto di portare via le sue cose. Ed è allora che si è scoperto che dall'alloggio mancava un trolley azzurro, i suoi documenti e anche il cellulare".

Già, il cellulare. Sentendo amici e conoscenti, Francesca è riuscita a scoprire che il telefono di Andrea ha squillato per i successivi 4 giorni. Ma dal 20 aprile basta. Tutto muto.

Pronta è allora arrivata la denuncia ai carabinieri di Dolianova.

"La prima ipotesi è stata quella di un allontanamento volontario. Ma i militari hanno visto le nostre conversazioni in chat e controllato la frequenza dei nostri contatti. Era legato a me e a mia figlia, sua nipote. Molto legato. Non se ne sarebbe mai e poi mai andato senza dirci dove e con chi. Ci raccontava sempre per filo e per segno dove andava e assieme a chi era, anche per una semplice uscita con gli amici. E di sicuro lo avrebbe fatto anche in caso di un'assenza prolungata".

O di problemi economici. O altri guai.

"Se avesse avuto qualche preoccupazione, anche grave, io l'avrei saputo. Ripeto: ci dicevamo tutto. Me lo avrebbe detto. Per questo sono preoccupata. Ma non mi rassegno", prosegue Francesca.

Dopo la denuncia, la cugina ha contattato la Farnesina e l'ambasciata italiana a Londra.

"Ho spedito loro tutta la documentazione necessaria per far attivare le ricerche. Due volte. Finora, però, non ho avuto riscontro".

Del Prete ha anche creato una pagina Facebook ("Cerchiamo Andrea") e allertato Chi l'ha visto?, che ha lanciato una segnalazione.

Anche in questo caso, però, nessun indizio sulla sorte di Andrea.

Ora il nuovo appello.

E l'intenzione di muoversi in prima persona per risolvere il mistero. Ma chiedendo aiuto al nostro giornale.

"Appena gli impegni famigliari me lo consentiranno - conclude Francesca - partirò per Londra. Andrò all'ambasciata e poi dalle forze dell'ordine locali. Non posso e non voglio rassegnarmi. Non mollo. Andrea mi manca e voglio, anzi pretendo, di sapere che fine ha fatto".

Luigi Barnaba Frigoli

(Unioneonline)
© Riproduzione riservata