Si sono svolti nel pomeriggio a Burcei i funerali di Samuele Serra, l'emigrato di 39 anni morto sabato sera nell'incidente stradale al cavalcavia della 554 bis, bivio con la vecchia Orientale sarda.

Tutto il paese si è fermato per partecipare al rito concelebrato da don Giuseppe e da don Antonio Pisano. C'era anche il diacono Gianmarco Lorrai di Burcei.

Grande, grandissima la commozione nella chiesa e nella piazza affollata. C'erano gli anziani del paese, i giovani, i ragazzi. Tutti hanno voluto stringersi ai familiari di Samuele che era tornato in paese per trascorrere alcuni giorni di vacanza.

Sabato è morto mentre rientrava a Burcei per prendere parte ad una festa di 40enni. Si è fermato per strada per salutare alcuni amici quando ha visto l'auto che lo ha ucciso.

Ha fatto in tempo a salvare un amico. Lui è stato travolto dalla macchina restando ucciso sul colpo.

Questo pomeriggio, la tristezza era palpabile. Tanto raccoglimento, tutti a chiedersi il perché di una simile disgrazia.

Samuele giorni fa aveva salutato i colleghi di lavoro in Belgio dove faceva l'aiuto cuoco in un ristorante sardo. "Rientrerò presto", aveva assicurato. Il ritorno a casa doveva essere fatto di festa, di incontri con i familiari e gli amici. Invece la tragedia che ha scosso tutti.

Grande la commozione alle parole di don Giuseppe e don Antonio Pisano. I familiari hanno ascoltato e pianto. Poi tutti assieme, verso il cimitero in un silenzio irreale, squarciato solo dai viandanti della preghiera, accompagnati da don Antonio e dal diacono.

Antonio Serreli

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