In preda a uno scatto d'ira ha sparato alla moglie, ferendola al volto. Poi, dopo essere stato disarmato dai figli, è fuggito e si è barricato in un casolare, dove ha tentato il suicidio.

Ora si trova ricoverato in ospedale, piantonato dagli agenti.

Quando si riprenderà dovrà rispondere dell'accusa di tentato omicidio.

Protagonista in negativo della vicenda, avvenuta a Parma, un agricoltore di origine sarda, C.P, 66 anni.

Secondo quanto riferito dalla stampa locale, l'uomo avrebbe dato in escandescenze per motivi ancora in fase di accertamento, nella casa di famiglia.

Al culmine di una lite con la consorte, A.P., 52 anni, l'uomo ha impugnato una pistola regolarmente detenuta facendo fuoco contro la donna.

Quest'ultima, colpita a una guancia, si è accasciata sul pavimento.

Udito lo sparo, nella stanza sono arrivati i figli ventenni della coppia, che, nonostante il comprensibile panico, sono riusciti a togliere la pistola di mano al padre.

L'uomo avrebbe allora preso un forcone nel tentativo di colpire di nuovo la moglie, ma anche in questo caso i figli lo avrebbero bloccato.

A quel punto il 66enne si è allontanato, asserragliandosi in un edificio dei dintorni.

Qui, dopo l'allarme, l'hanno raggiunto gli agenti, che hanno iniziato una trattativa per convincerlo ad arrendersi.

L'uomo, però, anziché desistere, ha iniziato a minacciare di togliersi la vita, ingerendo anche del detersivo.

E, all'irruzione dei poliziotti nella casa, è precipitato nel vuoto per una decina di metri.

Poi il trasporto d'urgenza in ospedale, dove poco prima era giunta la moglie, soccorsa dal 118.

Lui è grave, in Rianimazione, mentre la donna, sottoposta a intervento chirurgico, non sarebbe in pericolo di vita.

(Unioneonline/l.f.)
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