È morta di cancro a soli 45 anni e i famigliari hanno chiesto al parroco del paese di poter celebrare il funerale. Ma il sacerdote ha negato il permesso.

Il motivo? La 45enne si era avvicinata al buddismo.

Diventano un caso le esequie negate a Barbara Budai da parte di un sacerdote della chiesa di Borgo Montenero, a San Felice Circeo, in provincia di Latina.

Dopo il rifiuto, i famigliari e gli amici hanno affidato ai social una lettera aperta, piena di sdegno e delusione, dove si legge: "Sei un mafioso, assassino seriale, spacciatore, mercenario, hai ucciso parenti, moglie, figli, padre e madre? Nessun problema nel momento dell’estrema unzione, la Chiesa ti accoglierà a braccia aperte, ti assolverà da tutti i peccati, ti darà la benedizione con una fantastico rito funebre e ti accompagnerà fino al cimitero nel nome del Signore, rendendoti l’ultimo saluto e Amen". "Al contrario - prosegue lo sfogo - sei una persona solare, buona di cuore, fantastica madre e moglie, altruista, piangi dal dolore se vedi soffrire i tuoi cari e corri sempre in aiuto di tutti, ma in un momento difficile della tua vita non avevi la forza di salvare te stessa, ma per i tuoi figli e la tua famiglia sentivi il bisogno di trovarla e l’hai trovata in un appoggio morale e umano da persone buone che ti hanno amato, confortato e aiutato, che hanno l’unica colpa di essere Buddisti? Non azzardarti a chiedere alla Chiesa una cerimonia solenne perché ti sarà negata!".

Parole dure, che hanno fatto rapidamente il giro del web.

(Uniononline/l.f.)
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