Donald Trump minaccia l'uscita degli Usa dalla Nato e incassa la promessa, da parte di tutti gli alleati, di un aumento delle spese per la Difesa.

È quanto accaduto al vertice dell'Alleanza Atlantica che si è tenuto a Bruxelles.

"Credo nella Nato. Tutti gli Stati membri hanno concordato di aumentare le spese per la difesa a livelli mai visti prima, ora la Nato è molto più forte di ieri", ha affermato il presidente Usa nella conferenza stampa al termine del vertice.

"L'aumento - ha spiegato Trump visibilmente soddisfatto - è quantificabile in 33 miliardi di dollari in più con il contributo dei vari Paesi, senza tener contro degli Usa"

Donald aveva attaccato tutti gli Alleati, dicendosi non contento delle spese della Difesa, per cui "gli Usa pagano il 90%", e in particolare la Germania, poi ha riconosciuto a Berlino di aver "aumentato molto sostanzialmente la sua quota".

"Tutti riconoscono la Nato e sono pronti al contributo", ha confermato Merkel. E anche il governo britannico "è sempre stato d'accordo con un incremento delle quote della spesa per la Difesa", ha dichiarato un portavoce di Theresa May.

Macron, il bacio a Melania
Macron, il bacio a Melania
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Smentisce Macron, secondo cui "Trump non ha mai minacciato in nessun momento, né in pubblico né in privato di uscire dall'alleanza".

Il nostro ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha chiesto che "gli investimenti italiani per la sicurezza cibernetica a livello nazionale siano compresi nel 2% di spese per la Difesa". "Si tratta - ha sottolineato - di un investimento che riguarda il settore civile oltre a quello militare e noi vogliamo che nel 2% siano contabilizzati anche i nostri sforzi nel rafforzare la sicurezza interna".

Il premier italiano Giuseppe Conte è stato stuzzicato più sulla vicenda migranti ("Scriverò una lettera alle istituzioni europee") che sulla Nato, su cui si è limitato a dire: "Abbiamo ereditato degli impegni di spesa che noi non abbiamo alterato. Dunque non ci sarà alcuna spesa aggiuntiva".

(Unioneonline/L)

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