Sul fatto che Rwm nel Sulcis crei occupazione non viene messo in dubbio ma "ciò non toglie il fatto che non vogliamo che la Sardegna sia identificata come terra da cui partono armamenti utilizzati in scenari di guerra nei quali si coinvolgono popolazioni civili e che nulla hanno a che fare con le esigenze di difesa del nostro Paese o dei nostri alleati occidentali".

È la nota diffusa dal governatore sardo Francesco Pigliaru in merito alle ultime notizie sulla fabbrica di Domusnovas per la quale, aggiunge il presidente della regione, "è necessario che si trovino soluzioni che destinino la produzione di armi localizzata in Sardegna a finalità coerenti con la nostra Carta Costituzionale in generale, e con le risoluzioni adottate dal Parlamento europeo in tema di esportazioni di armamenti verso l'Arabia Saudita in particolare".

Pigliaru, che cita una serie di risoluzioni adottate dal 2015 e negli anni seguenti - in particolare quella del settembre 2017 quando il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione il potenziamento del controllo sull'esportazione delle armi, la richiesta dell'istituzione di un'autorità UE e la creazione di un meccanismo di sanzioni per gli Stati membri che non rispettano la posizione comune - ricorda anche come il Parlamento stesso abbia ritenuto una violazione alla posizione comune dell'Ue il fatto che alcuni Paesi abbiano continuato le esportazioni verso l'Arabia Saudita.

In merito, l'Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari Esteri, Federica Mogherini, aveva preso posizione per dare il via a un embargo sulle armi nei confronti del Paese.

"Alcuni Stati - sottolinea Pigliaru - hanno comunque deciso di non aspettare e hanno attivato autonomamente l'embargo. Tra questi c'è la Germania, l'azionista di RWM. Chiediamo che ora lo faccia anche il Governo italiano".

Per quanto riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro, "non ci limitiamo a rivendicare generiche forme di riconversione - spiega il governatore -, ma chiediamo l'impegno specifico del Governo italiano a favorire la ricollocazione dell'intera produzione localizzata in Sardegna avendo come riferimento l'importante mercato rappresentato dai Paesi europei e dai nostri più stretti alleati e dalla loro necessità di rinnovare e adeguare i propri stock di armamenti ai fini della difesa dei propri confini".

(Unioneonline/s.s.)

IL TERMOMETRO:

© Riproduzione riservata