La regina delle Dolomiti torna in Trentino.

L'Agenzia del Territorio di Roma ha deciso che la Marmolada deve lasciare il Veneto, con una sentenza in cui si afferma la validità del decreto del presidente della Repubblica Sandro Pertini del 1982, ribadito nel '98 da una sentenza del Consiglio di Stato che fissava i confini tra le due regioni.

L'Agenzia del Territorio era stata interpellata dal comune di Canazei e ha ribaltato l'accordo raggiunto nel 2002 tra Lorenzo Dellai, presidente della Provincia di Trento e Giancarlo Galan, governatore veneto.

La decisione ha scatenato l'ira dell'attuale governatore veneto Luca Zaia: "Giù le mani dalla Marmolada, la difenderemo con le unghie. Difenderemo quel confine, che riguarda gli impianti di risalita, attività economiche e identitarie che sono nel Veneto. Si poteva risovere con il buon senso, ma così non è stato e allora ci affideremo ai legali".

"I confini, quando si parla di autonomia speciale - è la replica del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi - sono più importanti delle attività economiche: il territorio è elemento costitutivo della nostra specialità, al quale non possiamo rinunciare".

(Unioneonline/L)
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