Sulla scomparsa di Luciana Fantato è stato aperto un fascicolo per omicidio.

La 59enne, di cui non si sa più niente dal 10 novembre dell'anno scorso, viveva a Gambolò, in provincia di Pavia, insieme al marito, a due figli e a un nipote.

Quella mattina sarebbe uscita di casa intorno alle 7, senza portare nulla con sé, e lasciando un biglietto con le istruzioni per far funzionare la lavatrice.

Questo elemento ha fatto scattare l'allarme, e la figlia ha iniziato subito le ricerche, che non hanno portato ad alcun esito. Il marito ha lanciato diversi appelli anche in tv, attraverso la trasmissione "Chi l'ha visto?", e su di lui si erano concentrati in un primo momento i dubbi degli inquirenti poiché l'uomo in cortile teneva una montagna di rifiuti, incapace di liberarsene.

In tanti, anche sui social, hanno pensato che lì sotto potesse esserci il cadavere della donna ma gli investigatori hanno escluso questa ipotesi dopo l'ordine di sgombero emesso dal sindaco del comune lomellino.

Ora però è arrivata la svolta, con la tesi dell'omicidio volontario: né il marito né la figlia sono indagati ma sono solo stati convocati in caserma dai carabinieri.

In casa sono stati effettuati dei sopralluoghi con l'utilizzo di cani addestrati ad avvertire tracce ematiche, che hanno segnalato di aver rilevato qualcosa, ma in merito non sono state diffuse notizie.

(Unioneonline/s.s.)
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