Sono dieci le persone arrestate dai carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) con le accuse di istigazione a ritrattare dichiarazioni rese all'autorità giudiziaria, furto in abitazione e danneggiamento. Reati aggravati da finalità mafiose.

In manette sono finiti esponenti del clan camorristico dei Polverino, che opera nella zona nord di Napoli e anche all'estero.

Dall'agosto dell'anno scorso, secondo gli inquirenti, hanno minacciato e intimidito i parenti di un collaboratore di giustizia. L'uomo, con le sue dichiarazioni, aveva parlato dei clan degli Orlando e dei Polverino; l'intento dei malviventi era quello di spingerlo a rendere dichiarazioni false e ritrattare quanto già detto.

Oltre alle minacce, c'era stato anche un furto a casa del suocero. All'interno avevano poi fatto esplodere dei petardi che avevano danneggiato il bagno, le pareti, le porte, i mobili e vari effetti personali.

(Unioneonline/s.s.)
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