L'autorità elettorale turca ha ufficializzato la vittoria al primo turno di Recep Tayyip Erdogan con il 52,5% dei voti, rieletto presidente per la seconda volta, dopo tre mandati consecutivi come premier.

Ieri sera, fuori dal quartier generale del suo partito, l'Akp, ad Ankara il capo di Stato ha esultato per il risultato, respingendo le contestazioni di brogli del principale oppositore Muharrem Ince del Chp (Partito repubblicano dei popoli), che ha ottenuto circa il 31% dei consensi e ha ammesso la sconfitta.

"La competizione non è stata equa, ma accetto che Erdogan abbia vinto", ha scritto in un messaggio inviato via WhatsApp in diretta a un giornalista del canale tv Fox.

Selahattin Demirtas del partito filocurdo Hdp ha raggiunto l'8%, al terzo posto, e Meral Aksener del partito nazionalista di destra Iyi oltre il 7%.

La riforma costituzionale dell'anno scorso ha segnato il passaggio dall'attuale sistema parlamentare a un regime presidenziale dove nelle mani del capo dello Stato si concentra ampi poteri, con il Parlamento molto ridimensionato.

"La Turchia ha dato una lezione di democrazia a tutto il mondo", ha detto il capo di Stato.

"Spero che nessuno possa danneggiare la democrazia del nostro Paese gettando un'ombra sul sistema elettorale e sui suoi risultati per mascherare il proprio fallimento", ha ammonito il reiss.

Anche la coalizione che sostiene Erdogan mantiene la maggioranza assoluta in Parlamento: l'Akp e l'alleato nazionalista Mhp avrebbero vinto rispettivamente 293 e 50 seggi su un totale di 600.

(Unioneonline/F)

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