Pronta nel dettaglio la conta dei danni provocati ai primi di maggio dal maltempo a Boroneddu.

Ammontano a circa 80mila euro.

Il Comune aveva subito dichiarato lo stato di calamità naturale e ora, tra i primi atti del nuovo esecutivo Miscali, c'è proprio la delibera con la quale si approva la perizia degli interventi necessari a seguito dei danni registrati in quell'occasione.

Atto con il quale la Giunta Miscali impegna gli uffici a richiedere anche l'erogazione del contributo al servizio di Protezione civile della Regione.

"A seguito delle copiose piogge del periodo di maggio si è determinato e aggravato il dissesto del territorio Movimenti franosi che hanno interessato strade comunali, interpoderali, vicinali, provinciali e del centro abitato e danni a strutture pubbliche", si legge nella relazione esaminata dalla Giunta comunale. Situazione che si ripercuote inevitabilmente sull'economia del paese.

"Le attività agricole e zootecniche - si precisa infatti - hanno visto estremamente limitata l'utilizzazione di aree e strutture agricole a causa dell'impercorribilità delle viabilità con notevole difficoltà per l'approvvigionamento e lo spostamento del bestiame ed il trasporto dei prodotti agricoli". Particolarmente critica la situazione nelle zone di S'Ena, Marzas, Su Montigu Arbutzedu.

Delle frane si sono registrate anche sulla Sp 15. Problemi allea linea delle acque bianche. Il maltempo aveva provocato inoltre l'allagamento della struttura polifunzionale di via Savoia, l'interruzione della strada comunale che collega Boroneddu e Tadasuni, l'interruzione di diverse strade rurali e rotture alle condotte di deflusso delle acque meteoriche per citarne alcuni.
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