Una 44enne originaria del Texas, Carrie Sue Kelly, è finita in manette per aver tentato di far prostituire la figlia di otto anni per cento dollari.

L'arresto è avvenuto al termine di un'indagine durata sei mesi.

Secondo quanto reso noto dalle forze dell'ordine, la donna ha offerto la figlia ad alcuni uomini sulle app di incontri "MeetMe" e "Kik", con il nickname "CKelly74". Fino a quando un utente del Nebraska, di nome Dustin Leiting, l'ha denunciata alla polizia.

L'uomo ha poi concesso alle forze dell'ordine di utilizzare il suo account per incastrare la donna.

Gli agenti hanno così organizzato un incontro con lei nella cittadina di Longview. Appuntamento a cui la 44enne non si è mai presentata.

La donna ha però continuato a comunicare con quello che credeva un uomo in cerca di appuntamenti, ammettendo di aver abusato in passato di altri bambini.

È stata arrestata davanti alla scuola della figlia.

(Unioneonline/F)
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