"A luglio invece del mensile pensavo di acquistare un machete da esibire come documento di viaggio... consigli sul modello adatto?". È il post choc che un pendolare di Lucca ha pubblicato su Facebook sulla pagina "Comitato pendolari del Meratese".

A rispondergli è stato direttamente il capotreno Carlo Di Napoli, aggredito nel 2015 a colpi di machete da una banda di ragazzi sudamericani mentre era in servizio.

Il post
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L'uomo ha postato anche un piccolo video delle ferite riportate nell'aggressione.

"Ringrazio gli amministratori del gruppo per avermi dato la possibilità di controbattere - ha scritto il capotreno -: Quelle che le mostro in questo breve video sono le cicatrici che porto dall'aggressione ricevuta appunto con un machete. Si ricordi che dietro una divisa, ogni divisa, c'è un uomo ed una donna in carne ed ossa, con famiglia, amici ed altri cari, e che quello che lei reputa simpatico o ironico ha fatto inorridire non pochi".

Il Comitato di pendolari ha espresso "totale distanza dal post" del pendolare.

(Unioneonline/s.a.)

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