Intervento senza precedenti in Europa quello portato a termine al Policlinico di Milano, dove un'equipe multidisciplinare guidata da Nicola Persico ha operato in utero due feti alla 25esima settimana di gestazione per correggere un grave difetto della colonna vertebrale e del midollo spinale chiamato "spina bifida".

La spina bifida è una grave malformazione che, quando non è mortale, porta a disabilità, paralisi e disturbi neurologici: in Italia si conta un caso ogni 10mila nascite.

Quindi quest'intervento potrebbe cambiare "radicalmente" - spiegano i medici - la qualità della vita di questi bambini. Proprio perché permette di curarli prima che vengano alla luce, inserendo sottilissimi strumenti direttamente nell'utero della mamma.

Gli interventi sono entrambi riusciti perfettamente, spiegano i medici, ma per confermare il pieno successo delle cuse bisogna attendere la nasciata dei bambini.

"Intervenendo sul feto vengono minimizzati i danni che causa la patologia al momento della nascita, e addirittura si salvano vite di bimbi che altrimenti potrebbero anche non nascere", spiega Nicola Persico.

Già in passato alcuni hanno applicato tecniche per operare la spina bifida nel grembo materno, ma aprendo l'utero e esponendo il feto all'esterno, con tutti i rischi del caso; quel che è stato fatto al Policlinico invece non ha precedenti in Europa, ogni feto è stato operato con tecniche di chirurgia mininvasiva, introducendo nell'utero della madre sottilissimi strumenti da tre millimetri di spessore.

(Unioneonline/L)
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