Una deputata russa, Tamara Pletnyova, capo della "commissione famiglie, donne e bambini russi", ha invitato tutte le donne del Paese a non fare sesso con stranieri durante la Coppa del Mondo.

La Pletnyova si riferiva a quanto accaduto negli anni '80, dopo le Olimpiadi di Mosca, quando la Russia - a detta della deputata - registrò un picco nelle nascite di bambini, quasi tutti costretti a crescere senza padre perché figli di tifosi o atleti che dopo la rassegna olimpica erano tornati nel loro Paese.

"Quei bambini soffrirono molto, e quelli che hanno sofferto di più sono quelli di razza diversa. Dobbiamo evitarlo, noi donne russe dobbiamo partorire i figli con i nostri uomini", ha dichiarato la Pletnyova, attirandosi accuse di razzismo.

Parole che hanno imbarazzato il Cremlino, tanto che diversi esponenti politici le hanno stigmatizzate per dare l'immagine di una nazione più inclusiva e accogliente.

"Più sotrie d'amore nascono, più persone di Paesi diversi si innamorano, più bambini nascono, meglio è", ha dichiarato il capo della commissione per lo sport Mikhail Degtyaryov.

E a mettere a tacere le polemiche ci ha pensato in prima persona Vladimir Putin, affidando una secca ma chiara dichiarazione al suo portavoce Dmitry Peskov: "Le donne russe sono le migliori del mondo, possono decidere da sole cosa fare".

(Unioneonline/L)
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