Arriva dopo la mezzanotte lo stop di Virginia Raggi all'intitolazione di una strada romana a Giorgio Almirante, lo storico leader della destra italiana.

"Presenterò una mozione a mia prima firma: nessuna strada sarà dedicata ad Almirante", scrive su Facebook il sindaco di Roma.

La proposta, partita da Fratelli d'Italia e approvata anche grazie ai voti di M5s, ha sollevato una nuova ondata di polemiche sul Campidoglio.

La Comunità ebraica ha parlato di una "vergogna per la città" e aggiunto: "Chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza, senza mai pentirsene, non merita una via come riconoscimento".

Dure critiche anche da sinistra con Stefano Fassina di Leu che parla di "ferita alla città" e Luciano Nobili, parlamentare del Pd, che attacca: "Mentre la Capitale sprofonda tra scandali e corruzione, la Raggi e il M5S gettano la maschera e si spingono dove neanche Alemanno aveva osato. Il M5S è estrema destra".

La vede diversamente la leader di Fdi, Giorgia Meloni, che su Facebook ha scritto: "La Capitale renderà finalmente omaggio ad uno degli uomini più importanti nella storia della destra e della politica italiana. Un risultato storico di cui siamo fieri e orgogliosi".

Interpellata ieri pomeriggio sulla vicenda durante le registrazioni di Porta a Porta, la Raggi era apparsa sorpresa dalla decisione: "Non sapevo nulla, mi sorprende - risponde dopo qualche secondo di incertezza - sono qui e mi sono allontanata dal Consiglio comunale da qualche ora" per poi dire che se "il provvedimento è passato, vuol dire che i consiglieri si sono determinati" e che "il sindaco prende atto della volontà dell'aula, che è sovrana, come il Parlamento".

Poi, però, lo stop.

(Unioneonline/D)

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