Prima una proroga e poi lo stop definitivo per il Quantitative easing.

La Banca centrale europea ha deciso di avviare il "tapering", cioè la progressiva uscita dal piano di acquisto titoli di Stato che ha visto Francoforte finanziare la ripresa dell'eurozona con 2.400 miliardi di euro dal 2015.

Da ottobre gli interventi scenderanno da 30 a 15 miliardi di euro ogni trenta giorni. Poi, a partire da gennaio, gli acquisti cesseranno del tutto.

Lo comunica l'Eurotower al termine della riunione del Consiglio Direttivo.

Allo stesso tempo la Bce ha annunciato che continuerà a ''reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza per un prolungato periodo di tempo", "e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio livello di accomodamento monetario''.

INVARIATI I TASSI DI INTERESSE - Intanto resta al minimo storico il costo del denaro.

Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginali e sui depositi, rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%.

(Unioneonline/D)

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