Isde Sardegna, l'associazione di medici per l'ambiente, si schiera contro lo smantellamento della ciminiera di Fiume Santo, in programma per oggi.

"La torre bianca e rossa - si legge in una nota - verrà fatta esplodere mediante utilizzo di micro cariche, senza alcuna propedeutica attività di bonifica e confidando nelle condizioni meteorologiche favorevoli quanto a direzione e velocità del vento".

"E così, tutti complici, si darà 'fuoco alle polveri' da decenni ben conservate nella struttura, e sulla straordinaria quantità di ceneri inizierà il 'festival dei POPs', che durerà molto a lungo negli anni, forse per sempre. I POPs, inquinanti organici persistenti, rappresentano un’ampia categoria di sostanze nocive per la salute, comprendenti anche le temutissime diossine e i PCB-diossino simili. Tali sostanze, contenute all’interno della struttura che si vuole far esplodere, hanno la capacità di concentrarsi e di 'farsi trasportare' per molti chilometri, anche in luoghi dove non sono state prodotte, sfruttando come veicolo il vento e la catena alimentare, terrestre e marina", prosegue Isde.

"Viaggiano sotto forma di piccolissime particelle (note con la sigla PM 2,5- PM1 - PM 0,01- PM 0,001 micron) penetrano nel nostro organismo, attraverso l’apparato respiratorio, l’acqua, i cibi, per diffondersi, attraverso il sangue, in ogni organo e apparato, dove 'soggiornano' anche per decenni, innescando la comparsa di patologie neoplastiche e non".

"Sia in Regione che al ministero - prosegue la nota -, avrebbero dovuto eseguire una preliminare valutazione di impatto sulla salute per studiare i possibili rischi di questa procedura. Invece la sola preoccupazione è stata quella di ridurre i tempi di esecuzione e soprattutto i costi in capo all’Eph, il tutto sulla pelle dei sardi e a discapito dell’ambiente. Per tale ragione Isde-Sardegna, che condanna fermamente tale operazione, spera in un ravvedimento dell’ultim’ora, con emissione di un provvedimento di sospensiva del procedimento, al fine di garantire una più attenta valutazione delle conseguenze della demolizione non solo sul piano ambientale ma anche della salute".

(Unioneonline/s.s.)

LA DEMOLIZIONE:

© Riproduzione riservata