Colpo di scena nell'inchiesta sulle aste giudiziarie del Tribunale di Tempio.

La Cassazione ha infatti annullato la misura di sospensione del giudice Alessandro Di Giacomo.

La decisione è arrivata alle 2 della notte scorsa, alla fine di una lunga camera di consiglio.

La Suprema Corte ha accolto le richieste del penalista Giandomenico Caiazza.

Di Giacomo è accusato, insieme ad altre dieci persone (tra le quali la presidente della Corte d'Appello di Cagliari, Gemma Cucca) di una presunta turbativa d'asta che avrebbe "inquinato" la vendita di una villa appartenuta imprenditore Sebastiano Ragnedda.

L'ordinanza di sospensione (per un anno, richiesta dal pm di Roma, Stefano Rocco Fava, firmata dal gip Giulia Proto) non ha superato l'esame della Cassazione.

Ora il fascicolo torna al Tribunale del Riesame di Roma. Di Giacomo ha sempre respinto tutte le accuse.

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