Il 29 marzo 2019 - dato in cui il Regno Unito sarà ufficialmente fuori dal Unione europea - si è avvicina e il governo britannico si prepara ad affrontare "l'Apocalisse".

Questo il nome dato da Londra allo scenario peggiore possibile, secondo gli analisti, che si potrebbe configurare al termine dell'iter della Brexit, secondo quanto reso noto dal "Sunday Times".

Secondo un piano messo a punto da alti funzionari per il ministro per la Brexit David Davis, qualora la Gran Bretagna non raggiungesse un accordo con l'Ue in tempo utile, entro due settimane dal 29 marzo ci sarà una carenza di medicine, di carburante e di cibo.

In particolare ad avere problemi di approvvigionamento sarebbero i supermercati della regione della Cornovaglia e della Scozia.

Viene inoltre previsto il collasso del porto di Dover già dal "primo giorno".

A quel punto sarebbe obbligatorio noleggiare aerei o usare la Raf (l'aviazione militare britannica) per trasportare le merci anche nei luoghi più isolati del Paese.

"Dovremmo fare trasporti speciali di medicine e alla fine della seconda settimana saremmo a corto di carburante".

I funzionari del ministero per la Brexit hanno inoltre predisposto altri due scenari, sempre nel caso in cui Londra non riesca a raggiungere un'intesa con Bruxelles: il primo riflette una situazione definita "mite", mentre il secondo prospetta una situazione definita come "seria".

IL REGNO UNITO CHIEDE DI USCIRE DALL'UE:

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata