Pretendeva che il padre, un ricco imprenditore 90enne, gli versasse un mensile di 900 euro e, davanti al suo rifiuto, gli ha fatto causa.

Il giudice del tribunale di Treviso però ha dato ragione al genitore, secondo cui il figlio deve imparare a mantenersi da solo.

Le dispute legali tra i due sono cominciate nel 2014 quando il giovane - allora 25enne - aveva chiesto al padre i 230mila euro che gli servivano per frequentare l'università e un master.

Dopo il no del genitore, la questione era passata alle aule del tribunale.

Al termine del procedimento, il giudice aveva dato in parte ragione al giovane, disponendo che il padre versasse al figlio un assegno mensile di 300 euro al mese.

Una cifra troppo bassa per il giovane, che ha avviato una seconda battaglia legale, chiedendo di triplicare l'ammontare del mantenimento.

Il tribunale veneto ha però dato ragione al padre, ordinando la sospensione anche del primo assegno

(Unioneonline/F)
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