"Dobbiamo mostrare rispetto per l'Italia e non sono per niente d'accordo sul fatto che occorra dare lezioni a Roma".

Lo ha detto Jean-Claude Juncker in un'intervista ai media tedeschi del gruppo RND.

Nei giorni scorsi il presidente della Commissione europea era finito nella bufera per aver dichiarato, facendo riferimento al Sud del Paese, che "gli italiani devono occuparsi delle regioni più povere dell'Italia: il che significa più lavoro, meno corruzione e serietà".

Juncker ha invitato a non ripetere gli errori commessi in passato soprattutto da parte dei Paesi germanofoni con Atene, quando il primo ministro Alexis Tsipras, leader della formazione della sinistra di Syriza, è salito al potere all'inizio del 2015.

"La dignità del popolo greco è stata calpestata e questo non dovrebbe essere ripetuto ora con l'Italia", ha insistito.

"Chiedo di agire con calma e non voglio assolutamente interferire in questioni di politica interna italiana", ha aggiunto.

Ha infine dichiarato che "gli italiani non possono lamentarsi delle misure di austerità prese da Bruxelles" dati i 19 miliardi di flessibilità e la non apertura di procedure per deficit.

"Ho introdotto delle clausole di flessibilità nel Patto di stabilità e crescita", ha ricordato Juncker, e "l'Italia è stato il solo Paese ad averne beneficiato, sono 19 miliardi di euro che non sarebbero stati messi a disposizione di Roma quest'anno".

(Unioneonline/F)

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