Ha resistito solo quattro giorni la famiglia nigeriana (una giovane coppia con una bambina di appena nove mesi) che era ospitata, attraverso lo Sprar, in una casa nell'estrema periferia di Macomer.

Sono andati via sabato mattina, diretti a Sassari, per stare assieme ad amici e loro conterranei.

Erano arrivati a Macomer il pomeriggio del 21 maggio, accolti dal sindaco Antonio Succu e dal vice Rossana Ledda, quindi spostati in un B&B in aperta campagna, a pochi metri dall'ex carcere, in applicazione del progetto Sprar per l'accoglienza diffusa.

Si sentivano però soli e isolati e solo dopo quattro giorni la drastica decisione di non rimanere nella cittadina.

"Ho accompagnato io alla stazione la famiglia - ha riferito in Consiglio comunale il sindaco - mi hanno spiegato la ragioni. Sono delle persone e non animali da chiudere in una gabbia, per cui lasciamo decidere loro in maniera libera. Se poi dovessero decidere di tornare a Macomer, avranno una nuova sistemazione, magari al centro della città".
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