Quanto successo a Ottava, borgata in provincia di Sassari, ha sorpreso tutti.

L'omicidio di Nicola Della Morte, 23 anni, dopo una lite all'interno di un bar vicino al campo sportivo cittadino, non ha ancora un perché.

Ma dalle prime ricostruzioni Nicola sarebbe stato aggredito mortalmente per aver cercato di difendere alcune ragazze importunate dal suo presunto assassino, Daniele Ventriglia.

Chi lo conosce non si capacita.

E non solo parenti e amici, ma anche chi lo conosceva anche solo di vista.

Magari da rivale all'interno di un campo da calcio, grande passione di Nicola.

Questo il post di Andrea Rodelli del Codrongianos su Facebook a cui fa eco un altro utente. Aggiungendo: "Un abbraccio grande a tutti i tuoi parenti, i tuoi compagni di squadra e i tuoi dirigenti. Ieri avversari in campo ma oggi, più che mai, uniti al vostro fianco. Riposa in pace" .

Un fiume di post all'insegna del cordoglio: "Vicino agli amici dell’Ottava e alle famiglie, e anche alla famiglia di chi ha pensato bene di usare un coltello per risolvere i problemi della vita, adesso oltre che aversi rovinato lui ha rovinato la sua famiglia e quella di quel ragazzo".

Riferimento all'aggressore, che ha tentato la fuga, ma è stato arrestato in mattinata dai carabinieri.

Tra le tante reazioni, è arrivato anche il commento del sindaco di Sassari, Nicola Sanna: "Questo omicidio mi colpisce profondamente, sia per le circostanze in cui è avvenuto che per la giovane età della vittima", le sue parole. "Come primo cittadino esprimo il più profondo cordoglio, a nome mio e della città, per una tragedia che tocca l'intera comunità sassarese. Come uomo, e come padre, non posso che essere vicino alla famiglia e agli amici per la loro perdita".

LE AVVISAGLIE - Una tragedia che, forse, poteva essere prevenuta, visto che avvisaglie ce ne sarebbero state.

Secondo indiscrezioni, infatti, in passato Ventriglia sarebbe già stato protagonista di episodi violenti.

Nelle scorse settimane, ad esempio, avrebbe danneggiato l’autovettura di un altro frequentatore del centro sportivo e, di fronte alle dure rimostranze di quest’ultimo, sarebbe arrivato a sfondargli il lunotto della macchina brandendo un pezzo di legno.

Successivamente, sarebbe passato alle minacce verbali, accennando anche a un pistola, custodita nella sua abitazione.

(Unioneonline)

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