È tornata in Italia Farah, la 18enne di origini pakistane e residente a Verona che nei giorni scorsi era stata costretta dal padre a tornare in patria per abortire.

La giovane, che nella città veneta frequenta l'ultimo anno di una scuola professionale, era stata segregata dal genitore e aveva chiesto aiuto a un amica e al suo fidanzato attraverso alcuni messaggi su WhatsApp.

In un audio aveva raccontato di essere stata legata per otto ore prima di essere sottoposta all'aborto.

È stata liberata venerdì grazie a un blitz condotto dalle forze locali di polizia in collaborazione con quelle italiane.

Dopo aver trascorso alcuni giorni nella residenza dell'ambasciatore italiano ad Islamabad, Farah ha preso un aereo diretto verso il nostro Paese.

È atterrata questa mattina all'aeroporto di Milano-Malpensa ed è stata fatta uscire dallo scalo da un passaggio secondario.

"Farah è finalmente tornata in Italia e si trova adesso in un luogo sicuro. Grazie al lavoro diplomatico dell'ambasciata italiana a Islamabad e alla collaborazione con le autorità pakistane", ha fatto sapere il ministro degli Esteri Angelino Alfano.

(Unioneonline/F)

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