Il ministero della Difesa e quello delle Infrastrutture, per "omessa attività di controllo e sorveglianza della complessa e pericolosa situazione venutasi a creare nei cieli di Ustica", dovranno risarcire la compagnia aerea Itavia, dopo che un loro Dc9 fu abbattuto il 27 giugno del 1980.

Lo schianto in mare di quel volo costò la vita a 81 persone, a causa dell'esplosione "esterna dovuta a un missile lanciato da un altro aereo".

A deciderlo è stata la Cassazione, che ha confermato la responsabilità dei ministeri nella strage. Tra qualche mese, invece, dovrà pronunciarsi sull'entità del risarcimento che potrebbe attestarsi attorno alla cifra di 265 milioni di euro.

(Unioneonline/DC)

#AccaddeOggi: il 27 giugno 1980 il Dc-9 dell'Itavia, partito da Bologna, precipita in prossimità dell'isola di Ustica
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A perdere la vita sono 81 persone, tra cui 13 bambini
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L'aereo era diretto a Palermo
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La prima pagina de L'Unione Sarda del 29 giugno 1980
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Dopo decenni ancora non sono chiari i motivi della tragedia
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Tra le ipotesi un cedimento strutturale, un missile lanciato da un caccia militare o una bomba
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Il Dc-9 caduto su Ustica
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