Non un risparmio "ma solo un disagio enorme per i pazienti": questo il commento di Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi, sulla paventata chiusura dell'ambulatorio di terapia antalgica dell'ospedale Brotzu di Cagliari.

L'Azienda ospedaliera, spiega Cossa, "prevede la creazione di un unico centro di terapia antalgica presso l’ospedale oncologico. L’ambulatorio di terapia antalgica del Brotzu nel 2017 ha erogato circa 4000 prestazioni, ma da tempo, a causa delle carenze di personale, non solo è stato costretto a ridurre il carico di lavoro, per l'ozonoterapia non urgente sono previsti oltre due anni di attesa, ma si assiste anche al rinvio delle prestazioni programmate".

"La struttura del Businco - aggiunge - non potrà mai essere in grado di assicurare le prestazioni necessarie, a meno che non venga potenziata dal punto di vista delle risorse umane e degli spazi necessari. Potenziamento che non si intravede per nulla".

Quindi la richiesta al governatore Francesco Pigliaru e all'assessore alla Sanità Luigi Arru per un intervento "in maniera da evitare l’ulteriore aggravarsi del malcontento da parte dell’utenza afferente al servizio e da salvaguardare la dignità professionale dei medici e degli operatori che hanno finora comunque garantito le prestazioni, in condizioni di oggettiva difficoltà".

IL BROTZU - In merito all'interrogazione di Cossa, la direzione aziendale dell'ospedale Brotzu precisa che il trasferimento dell’ambulatorio di terapia antalgica al Businco "avverrà in un’ottica di riorganizzazione e di razionalizzazione delle risorse e delle specialità presenti all’interno dell’Azienda Ospedaliera Brotzu; si ricorda, infatti, che presso l’Ospedale Oncologico A. Businco è attiva e opera la Struttura Complessa di Terapia del Dolore, pertanto i servizi e le attività ambulatoriali, finora eseguiti al PO San Michele, vengono di fatto potenziati e accentrati in un’unica struttura, laddove esiste una casistica e una richiesta maggiore da parte dell’utenza esterna".

Inoltre, prosegue la nota, "tale assistenza e cura sono garantite ai pazienti ricoverati presso i tre presidi afferenti all’AO G. Brotzu (San Michele - Oncologico A. Businco e Microcitemico A. Cao)".

(Unioneonline/s.s.)
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