Venti rinvii a giudizio e una condanna a un anno di reclusione con rito abbreviato. È quanto deciso oggi dalla gup Monica Ciancio in una tranche dell'inchiesta mondo di mezzo.

Alla sbarra nel nuovo processo che prenderà il via il 19 settembre c'è di nuovo il "ras delle cooperative" Salvatore Buzzi, già condannato a 19 anni nel filone principale dell'inchiesta.

E con lui l'ex direttore generale di Ama Giovanni Fiscon, l'ex capogruppo Pd in Campidoglio Francesco D'Ausilio (si era dimesso in seguito a forti contrasti con l'allora sindaco Ignazio Marino), più altri imprenditori, dirigenti di società partecipate e collaboratori di Salvatore Buzzi, oltre a un ex appuntato dei carabinieri all'epoca in servizio, Giampaolo Cosimo De Pascali.

I reati di cui devono rispondere a vario titolo gli imputati sono turbativa d'asta, corruzione, finanziamento illecito e rivelazione del segreto d'ufficio.

La condanna con rito abbreviato riguarda Emilio Gammuto, collaboratore di Buzzi già condannato a tre anni di carcere nel filone principale dell'inchiesta.

Al centro di questo troncone dell'inchiesta che ha terremotato il mondo politico romano ci sono una ventina di episodi penalmente rilevanti che si sono verificati tra il 2011 e il 2014, e che erano rimasti fuori dal processo principale.

(Unioneonline/L)
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