Dimitrios Pagourtzis, il 17enne studente del liceo di Santa Fe (Texas), ha preso un revolver calibro 38 per uccidere le dieci persone all'interno della scuola, tra cui nove studenti e un professore. Altre dieci quelle rimaste ferite.

Lo studente killer è stato arrestato: il 17enne aveva messo nero su bianco nel suo diario che voleva uccidersi e fare una strage. Ora, accusato di omicidio plurimo, rischia la pena di morte.

Sui suoi profili social nell'ultimo periodo aveva postato foto con la maglietta "Nato per uccidere" e alcuni simboli nazisti. Una seconda persona sarebbe stata fermata.

Nel campus sono stati trovati anche dei "tubi esplosivi" fabbricati artigianalmente. "Sono afflitto per la terribile perdita di vite. Agli studenti, alla famiglie e al personale di Santa Fe, siamo con voi in queste tragiche ore e lo saremo sempre", ha scritto su Twitter il presidente americano Donald Trump.

E intanto iniziano a trapelare le prime indiscrezioni sul killer che, dopo la strage, avrebbe dovuto uccidersi ma qualcosa è andato storto nel suo folle piano. Dimitrios sarebbe stato bullizzato da compagni di classe e dai coach, secondo quanto riferito da un suo conoscente. Lo riporta il Washington Post.

(Unioneonline/s.a.)

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